La Puglia è una regione che vanta più di 8000 km di costa, e non sorprende dunque la quantità di luoghi incantevoli che attirano turisti da tutte le parti del mondo.
Il Salento è certamente l’area che la natura ha baciato, donandole spiagge dalla bellezza prodigiosa, come “Porto Selvaggio“, sito tra Porto Cesareo e Gallipoli.
L’idea della verginità del posto è data subito dal sentiero per arrivarci: è difficoltoso ma affascinante, tra gigli marini e ginestre e al termine ci si trova davanti all’azzurro di un limpido mare attorniato da scogli. Qui si trova la suggestiva “Grotta del Cavallo” dove sono stati ritrovati resti riconducibili all'”Homo Sapiens“.
Proseguendo quasi fino all’estremità meridionale della regione sorge “Pescoluse“, le cosiddette “Maldive del Salento”, a due passi da S.Maria di Leuca: il paesaggio si commenta da solo, con le spiagge simil tropicale, con dune di soffice sabbia punteggiate da gigli marini e acacie lambite da un mare limpido e turchese.
Risalendo a nord la costa salentina adriatica, si giunge a “Porto Badisco“: un tratto costiero leggendario, dove secondo l'”Eneide” Enea giunse scappando da Troia.
E’ una insenatura naturale incantevole che sorge tra Otranto e S. Cesarea Terme, con bianche rocce calcaree che si insinuano su un mare splendido; qui si trova poi l’antichissima “Grotta dei Cervi” al cui interno sono state trovate iscrizioni rupestri risalenti al neolitico.
Più a nord si giunge nella bella “Baia di Torre dell’Orso“, a est di Melendugno: la spiaggia a forma di mezzaluna prende il nome dalla cinquecentesca torre di avvistamento e si affaccia su acque cristalline dalle quali emergono “le due sorelle”, cioè i due faraglioni in roccia bianca, secondo la leggenda due sorelle annegate qui durante una tempesta.
La perla del brindisino è invece “Torre Guaceto“, parte di un’area protetta unica, che vanta un patrimonio sia terreste che marino, ricca di ecosistemi tanto da essere zona frequentata dagli uccelli migratori. Il mare dai fondali ricchi di “posidonia” bacia una spiaggia dorata, con alla spalle canneti e vegetazione mediterranea profumata di mirto, ginepri e lentischi.
Uno dei due gioielli del Gargano è la meravigliosa “Baia di Vignanotica”, nel territorio di Mattinata: si tratta di una stretta spiaggia con bianche falesie punteggiate di selce, a strapiombo sul mare.
A due passi c’è la “Baia delle Zagare”, chiamata così in riferimento ai fiori degli aranceti: è una spiaggia di sassolini bianchi e sabbia raggiungibile percorrendo un sentiero tra uliveti e mandorli, affacciata da un mare limpido con i faraglioni a vegliare sulla baia.
Più a nord si trova l’incantevole “Cala della Sanguinara”, una caletta di mare cobalto abbracciato da falesie carsiche sormontate dai pini di Aleppo. Un vero spettacolo, con le grotte a impreziosire il paesaggio, come la “Grotta dei Pomodori” all’interno della quale ci sono celenterati rossi appesi alle pareti.