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Golfo del Bengala

È talmente esteso da essere considerato davvero mare: è il Golfo del Bengala, sito tra il Myanmar e l’India.
E’ proprio qui che si trova il cosiddetto “Territorio delle Andamane e Nicobare”, l’insieme di due arcipelaghi che sono dei veri paradisi terrestri e che non sono altro che le vette sommerse dei monti “Arakan Yoma”.
Sono luoghi in gran parte incontaminati che solo da poco si sono affacciate al turismo internazionale (tranne in alcuni casi come per la maggior parte delle Nicobare, dove il turismo è praticamente vietato).
Proprio l’isolamento e l’oblio hanno mantenuto intatta e vergine la natura spettacolare e salvato le tribù indigene di origine africana che ancora vivono su queste isole sperdute: nelle sole isole Andamane vivono ad esempio i sentenelesi, ostili alla modernità, i Jarawas (residenti nella piccola “Neil Island”), gli andamanesi e gli onges che pur timidi si stanno aprendo al progresso, senza perdere la loro forte connotazione tribale, e i maggiormente integrati nicobaresi.
Questi popoli mantengono un legame talmente forte con la madre terra che durante il terribile tsunami del 2004 essi si salvarono sulle colline perché la stessa terra li “avvisò” del pericolo incombente.

Le Isole Andamane, conosciute sin dal II d.C. da Tolomeo e note ai mercanti cinesi e arabi e allo stesso Marco Polo, sono più di cinquecento, anche se soltanto alcune sono abitate e sono considerate tra le più belle isole dell’Asia: splendide spiagge baciate da un mare limpido dai caleidoscopici fondali ricchi di vita, paludi abitate da simpatiche scimmie, coccodrilli e serpenti, fitte mangrovie e giungla lussureggiante che fornisce il pregiato legname pdauluk e koka.
Le “Great Andaman” comprendono la “North Andaman Island”, la “Middle Andaman Island” e la “South Andaman Island” che ospita la capitale Port Blair, dove si trova la famosa prigione britannica “Cellular Jail National Memorial” , testimonianza del passato da colonia penale inglese dopo il 1857, e che vide detenuti i prigionieri politici: oggi è un museo e monumento nazionale in memoria dei martiri.

“South Andaman Island” è la base ideale per poter raggiungere splendide riserve naturali quali quella di “Wandoor”, dove si trova lo spettacolare parco marino di “Mahatma Gandhi Marine National Park” esteso su quasi 300 km di lussureggianti isolotti, e “Havelock Island“: quest’ultima, unica ad ospitare strutture turistiche assieme a “Neil Island“, ospita la mitica e selvaggia spiaggia di “Radhanagar”, e l’incantevole giungla “Mahua” che meraviglia il visitatore con liane pendenti da alberi alti più di 30 metri, orchidee delle specie più sorprendenti e rari uccelli come il “piccione delle Nicobare” e colorate farfalle, attirando gli appassionati di trekking.
Quest’isola, dove gli immersionisti con un pò di fortuna potranno avvistare il rarissimo dugongo, è anche l’habitat del rajan, uno dei rari elefanti.

Da non perdere poi “l’Arcipelago di Ritchie” ricco di paesaggi naturalistici sorprendenti, e le paradisiache spiagge dell’ isola di “Rutland”, che lo spettacolare “Duncan Passage” separa dalla “Little Ardeman”.

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