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I vulcani attivi nel mondo

I vulcani erano idolatrati dalle antiche civiltà e molte sono le leggende a loro legate: erano per i greci le “officine di Efesto” e considerati da questi l’unico occhio dei Ciclopi.
Certamente i vulcani hanno da sempre affascinato e spaventato l’uomo perché le loro bocche, capaci di terribili dimostrazioni, sono una finestra sull’essenza della nostra terra.
Molti sono i vulcani attivi nel mondo, la cui attività sconvolge costantemente i paesi che li ospitano e non solo.

  • Il vulcano islandese Eyjafjallajokull ha totalmente scombinato i traffici aerei dell’ Europa nel 2010 riempendo i cieli di nubi dense di detriti e polveri. In realtà è un maestoso vulcano ghiacciaio a nord della città di Skogar che a sud termina con la “Cascata Skogafoss”, ritenuta la più bella al mondo.
  • L’Indonesia è una terra ricca di vulcani, come Monte Merapi sull’isola di Giava: è uno dei vulcani più pericolosi al mondo viste le sue pendici densamente abitate. Le sue eruzioni, con incandescenti colate di lava, lo rendono davvero spettacolare.
    C’è poi il noto “Krakatau”, sull’isola di Rakata, protagonista dell’eruzione più mostruosa nel 1883, tanto poderosa che il boato che ne seguì fu sentito a 5000 km di distanza.
  • Il vulcano di Kilauea, alle Hawaii, per nulla imponente rispetto ad altri, è però il più spettacolare in quanto il magma continua a fuoriuscire ininterrottamente dal 1983 in un lento percorso che lo porta a contatto col mare in un esplosione dantesca di gas e vapori.
  • Gli Aztechi lo consideravano un guerriero azteco addormentatosi sotto la neve: è il vulcano Popocapatl in Messico. Dall’alto dei suoi 5.400 metri con nevi perenni, erutta lava e cenere più o meno costantemente dall’epoca precolombiana, minacciando da tempo immemore i monasteri del XVI secolo dichiarati patrimonio dell’UNESCO.
  • Il suo nome significa “gola di fuoco”. E’ l’andino Tungurahua, tra i vulcani più furiosi al mondo, che dal 1999 è protagonista di esplosioni di lava e cenere che terrorizzano i villaggi alle sue pendici. La cenere “espulsa” nel 2013 arrivò a 5 km di distanza.
  • In Papua Nuova Guinea si trova il vulcano Tavurvur, nei pressi della cittadina di Rabaul. L’esplosione del 2009 con lava e magma incandescente portò addirittura all’evacuazione di numerosi villaggi. Durante la straordinaria eruzione del 2009 le ceneri piombarono nell’oceano da un’altezza di quasi 18 km.

Anche l’Italia è un paese dove sorgono numerosi vulcani, la maggior parte spenti, altri quiescenti come il “Vesuvio” e due attivi, l'”Etna” e “Stromboli”.

  • L’Etna, sulla costa orientale siciliana, è il vulcano più alto d’Europa ed è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 2013. Molti sono i temuti crateri, in cima o lungo i fianchi, dai quali si sviluppa una attività “effusiva” col magma liquido, ma anche “esplosiva” con getti di piroclasti e gas visibili persino dallo spazio.
  • Nell’arcipelago delle Eolie si trova lo Stromboli: la sua bellezza sta nel fatto che si tratta di un vulcano “eruttivo” che sorge dal mare. Famosa è la “sciara del fuoco”, pendio lungo il quale sgorgano sino al mare magma e piroclasti.

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