Cosa ti manca della Sicilia?
U scrusciu du mari
Partendo da questi brevi versi di Camilleri, vogliamo oggi introdurre un’attività alternativa alle solita gita al mare. Eh si perché Sicilia non è solo mare, ma anche molto altro. L’entroterra Siciliano è costellato da moltissime montagne diverse, la più famosa è sua maestà l’Etna con i suoi 3350m.
Tuttavia oggi il protagonista del nostro articolo non sarà l’Etna, bensì il Pizzo Carbonara, seconda montagna più alta della Sicilia.
Il Pizzo Carbonara svetta con i suoi 1979 m di altezza sulla catena montuosa delle Madonie, a soli 40 km a sud dalla famosa meta turistica di Cefalù.
Il Pizzo Carbonara diventa quindi il soggetto fondamentale per un trekking fuori porta.
Abbigliamento
Innanzitutto consigliamo abbigliamento tipico da trekking, t-shirt, pantaloni elastici sfoderabili, cappellino ed, eventualmente, per i meno esperti, bastoncini da trekking; se è prevista una giornata di Sole non dimenticatevi crema solare e burro cacao.
Sentiero
Il sentiero che vi proporremo oggi è un anello molto agile e ben tracciato, con partenza da Piano Battaglia (1572 m) e arrivo appunto sul Pizzo Carbonara (1979m).
Dopo una breve salita su un pendio sassoso da Piano Battaglia si raggiunge un bivio, prendendo a destra si raggiunge il Pizzo Scalonazzo. Saprete di essere el posto giusto a causa della visuale di un’insolita tomba con monumento e lapide a ricordo del cane Argo.
Scesi del Pizzo Scalonazzo si continua sul sentiero n.2 che porta direttamente in cima al Pizzo Carbonara. Da questo punto sarà tutta discesa che permetterà il veloce arrivo al Piano della Principessa.
Tempistiche
Il tempo richiesto per l’intero percorso si aggira sulle 3-3,5 ore.
Luoghi e paesaggi
Il paesaggio che attraverserete sarà caratterizzato da un ricchissimo e pregato patrimonio floreale.
A dominare la scena in primavera sarà la Peonia con il suo tipico color rosaceo o bianco, insieme al Trifoglio di Bivona-Bernardi, dal duplice colore, anch’esso rosa-bianco. Ovviamente non può mancare il Basilisco, un’ombrellifera dall’odore di anice e dal colore giallo intenso.
Più rari sono invece fiori quali la Stellina di Gussone, simile per certi versi ad una margherita in quanto è formata da 6 petali bianchi, con al centro il frutto giallo formato da una capsula obovata, e lo Spillone dei Nebrodi. Quest’ultimo è caratterizzato da un forte colore violaceo.
Oltre all’aspetto floreale del posto, noterete una profonda spaccatura nel paesaggio, verso nord spicca il profondo azzurro del Mar Tirreno, mentre a Sud la vegetazione è montana con aspetti tipicamente Carsici con boschi di faggi e prati fioriti.
Immagine by MoritzP from Dortmund, Germany (Pizzo Carbonara) [CC BY-SA 2.0], via Wikimedia Commons